L’ipotermia è un importante fattore di morbidità e mortalità per tutti i neonati, in particolare per i neonati prematuri. La perdita di calore dovuta ai fattori ambientali (evaporazione, convezione, conduzione e radiazione) si può prevenire e ridurre sensibilmente attraverso l’utilizzo di un dispositivo dedicato.
Le prime fasi dopo il parto sono quelle più a rischio per l’insorgere dell’ipotermia. La sacca è un dispositivo di facile utilizzo e in grado di ridurre la perdita di temperatura corporea del neonato; è indicata per la sala parto, l’emergenza, la sala operatoria e per i trasporti.
In accordo con l’Unicef l’utilizzo di queste sacche di materiale plastico, sono efficaci nel ridurre il calore disperso dal neonato pretermine (<28 settimane) e possono ridurre la morbidità e la mortalità neonatale del 18-42%.
L’ European Foundation for the Care of Newborn Infants (EFCNI) ha redatto e divulgato una scheda informativa denominata “La termoregolazione nei bambini prematuri” nella quale include tra gli elementi chiave nella prima ora dopo la nascita la seguente procedura:
” Per evitare la dispersione di calore per evaporazione, è opportuno coprire con un involucro in polietilene (plastica) la testa e il corpo, ma non il viso, dei neonati con età gestazionale inferiore a 32 settimane, senza asciugarli prima.” 14
COME E’ DEFINITA L’ IPOTERMIA?
Si definisce ipotermia l’abbassamento della temperatura corporea al di sotto dei limiti considerati normali: la temperatura interna non deve scendere al di sotto dei 36,5°C. La diminuzione della temperatura può essere legata a fattori ambientali o patologici e può portare al cedimento dei meccanismi compensatori di termoregolazione.
Nei neonati, e in particolare nei prematuri, le ore successive alla nascita sono fondamentali per ridurre il rischio di ipotermia.
Potenziali complicanze
Nel neonato la produzione di calore attraverso l’attività muscolare volontaria o involontaria (brivido) è ridotta, l’epidermide non è matura ed è presente soltanto un sottile strato di grasso sottocutaneo isolante, rispetto all’adulto invece il rapporto tra superficie corporea e peso è maggiore. Questo rende l’abbassamento di temperatura corporea uno delle problematiche più rilevanti da gestire nei primi 10-20 minuti dopo il parto e senza alcuna protezione la temperatura del neonato può diminuire tra i 2°C e i 4°C.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito per l’ipotermia tre livelli di gravità in base alla temperatura corporea interna e alla temperatura cutanea:
• ipotermia lieve o stress da freddo: temperatura corporea interna 36÷36,4 °C o temperatura cutanea 35,5÷35,9°C;
• ipotermia moderata: temperatura corporea interna 32÷35,9°C, temperatura della pelle 31,5÷35,4°C;
• grave ipotermia: temperatura corporea inferiore a <32°C o temperatura della pelle <31,5°C.
L’ipotermia è quindi un importante fattore di morbilità e mortalità per tutti i neonati e può avere come conseguenze le seguenti patologie (1, 5):
Prevenzione dell’ipotermia
Per ogni °C di diminuzione della temperatura nel neonato aumenta il rischio di sepsi del 11% ed il rischio di morte del 28%. L’ipotermia moderata e severa è associata ad un aumento di 3-4 volte del rischio di emorragia ventricolare e morte per i neonati prematuri con un peso inferiore ai 1500 grammi.
L’incidenza di ipotermia al momento dell’ammissione in Terapia intensiva neonatale dalla sala parto è:
• ≥ 56% per neonati < 750g
• ≥ 25% per neonati ≤ 2500g
Questi dati evidenziano l’importanza della prevenzione dell’ipotermia nelle prime ore della vita del neonato, soprattutto nella prima che viene denominata “golden hour”.
La golden hour è la prima ora dopo la nascita e rappresenta l’insieme delle tecniche di intervento per i neonati a termine e pretermine che possono garantire un migliore outcome nel breve e nel lungo periodo.
Queste procedure precoci includono: il taglio tardivo del cordone, il mantenimento della temperatura, il supporto respiratorio, il supporto al sistema circolatorio, etc.
La perdita di calore nel neonato può avvenire in 4 differenti modi:
- per calore radiante quando la cute nuda è esposta a un ambiente contenente oggetti più freddi,
- per evaporazione del liquido amniotico,
- per conduzione a causa del contatto con una superfice più fredda,
- per convezione dei flussi d’aria a temperatura minore che tolgono calore al neonato.
Recenti studi hanno dimostrato che il taglio tardivo del cordone ombelicale compreso tra 1 e 3 minuti, può migliorare l’outcome del paziente, rendendo necessaria la stabilizzazione della temperatura del neonato durante la procedura.
DESTINAZIONE D’USO E APPLICAZIONI DELLA SACCA
Destinazione d’uso:
- Utilizzare questo dispositivo medico per la prevenzione dell’ipotermia neonatale.
Procedura consigliata:
- Distendere completamente la sacca
- Posizionare il bambino sul lettino di rianimazione, sotto la lampada riscaldante (se in uso).
- Aprire completamente la chiusura in Velcro e il copricapo per semplificare l’inserimento del neonato.
- Non asciugare il neonato dopo il parto.
- Introdurre il neonato nella sacca immediatamente dopo il parto.
- Allineare le spalle agli angoli superiori dello schienale in schiuma.
- Chiudere saldamente il Velcro su tutta la sua lunghezza.
- Regolare il copricapo adattandolo alla testa del neonato. Non coprire le vie respiratorie a causa del rischio di soffocamento.
- Lasciare il neonato coperto fino alla stabilizzazione della temperatura.
- La temperatura del neonato deve essere monitorata continuamente o regolarmente (idealmente ogni 5 minuti).
PRECAUZIONI PER L’USO DELLA SACCA
- Il dispositivo deve essere utilizzato da (o sotto la supervisione di) un professionista del settore sanitario adeguatamente formato.
- Se è necessario accedere alle mani o ai piedi del neonato, aprire solo una porzione di Velcro per ridurre l’ingresso di aria nella sacca.
- La temperatura del neonato deve essere monitorata continuamente o regolarmente (idealmente ogni 5 minuti).
- Per evitare il rischio di ipertermia, è necessario regolare di conseguenza gli altri dispositivi eventualmente utilizzati insieme alla sacca.
- Il metallo contenuto nel fermaglio del copricapo rende il dispositivo incompatibile con la diagnostica RMN.
- Non utilizzare per più di 24 ore.
- Il dispositivo è monouso e non deve essere riutilizzato su altri neonati.
- Prima dell’uso, assicurarsi che la confezione non sia danneggiata.
- Il riutilizzo di questo dispositivo potrebbe alterarne le caratteristiche meccaniche o biologiche e provocare malfunzionamenti, reazioni allergiche o infezioni batteriche.
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BIBLIOGRAFIA
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5. T. Cordaro and al. Hypothermia and occlusive skin wrap in the low birth weight premature infant. NAINR. 2012;12(2):78-85
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10. ANZCOR Guideline 13.4, Management and mask ventilation of the newborn infant, 2016.
11. Sharma, D. Golden hour of neonatal life: Need of the hour. matern health, neonatol and perinatol 3, 16 (2017).
12. Dr Sarah Bates. The role of temperature management in delayed cord clamping. Infantgrapevine (2017)
13. Danish Source: http://drgservice.ssi.dk/grouper/Modules/Home
14. EFCNI factsheet. La termoregolazione nel neonato (2021)