Ogni anno in Europa vengono posizionati circa 4 milioni di cateteri venosi centrali e 300 milioni di cateteri venosi periferici [1].
Nonostante negli ultimi anni sia aumentato l’utilizzo di sistemi utili ad eseguire gli impianti con le massime protezioni di barriera, il numero di complicazioni resta ancora considerevole.
Tra queste le più frequenti risultano essere le migrazioni, le infezioni catetere correlate e le flebiti [2,3,4].
Ne consegue un aumento della mortalità dei pazienti, un sovraccarico di lavoro per gli operatori sanitari e un incremento dei costi sanitari.
In aggiunta alle misure di prevenzione tradizionalmente adottate (tecnica asettica, puntura ecoguidata, valutazione dei vasi e del sito di inserzione…), le linee guida internazionali raccomandano l’utilizzo della colla in cianoacrilato sul sito di inserzione del catetere [5,6,7].
Cos’è la colla in cianoacrilato?
La colla in cianoacrilato è un dispositivo medico utilizzato in procedure chirurgiche (es. chirurgia tradizionale, laparoscopica, plastica), in caso di necessità di suturare rapidamente ferite chirurgiche o traumatiche e nell’ambito dell’impianto e della gestione di dispositivi vascolari.
Essa è tipicamente composta da monomeri di cianoacrilato, i quali polimerizzano rapidamente a contatto con i fluidi corporei e, in particolar modo, con il sangue.
Quali sono i vantaggi dell’uso della colla in cianoacrilato?
Come si applica la colla in cianoacrilato?
In seguito al fissaggio del catetere mediante dispositivo sutureless, è possibile applicare qualche goccia di cianoacrilato direttamente sul sito di emergenza [5].
Dopo l’applicazione della colla, è necessario proteggere il sito di inserzione con una medicazione trasparente adesiva semipermeabile, che può rimanere posizionata per una settimana.
Il sito di emergenza deve rimanere sempre ben visibile, è quindi sconsigliata l’apposizione di garze sterili al di sotto della medicazione [5].
Come si rimuove la colla in cianoacrilato?
La colla in cianoacrilato forma una sorta di crosticina che viene gradualmente rimossa durante le medicazioni, in parte rimanendo adesa alla medicazione semipermeabile trasparente e in parte con le manovre di detersione/disinfezione cutanea.
Non è quindi necessario eseguire specifiche procedure di rimozione in quanto la colla si ‘autorimuove’ [5].
La colla in cianoacrilato interagisce negativamente con i materiali dei cateteri?
Diversi studi in letteratura sono stati condotti con l’intento di valutare l’interazione della colla con i materiali costituenti i dispositivi di accesso vascolare.
In generale, è stato dimostrato che il cianoacrilato non altera le proprietà superficiali e meccaniche del poliuretano, dimostrandosi più che sicuro nei dispositivi di questo tipo, mentre il silicone si è rivelato maggiormente esposto a rotture, soprattutto in fase di rimozione del catetere [12,13].
L’utilizzo della colla in cianoacrilato è indicato anche per i neonati?
La colla cianoacrilica è efficace, utilizzata in aggiunta ai tradizionali metodi di fissaggio, nel ridurre le dislocazioni accidentali anche nei cateteri epicutaneo cavali, utilizzati nell’ambito delle terapie intensive neonatali.
Inoltre, anche in questo caso, è un’ottima alleata nella prevenzione di emorragie, sanguinamenti e trasudazioni nel sito di puntura [14].
Come scegliere la colla in cianoacrilato più adatta?
Sul mercato sono disponibili molteplici colle cianoacriliche, la loro composizione chimica può leggermente variare in base alla casa produttrice ma i componenti principali sono nella maggior parte dei casi il 2-ottil-cianoacrilato e l’n-butil-cianoacrilato. L’interazione di tale sostanza con i materiali di cui sono costituiti i cateteri, come poliuretano o silicone, potrebbe danneggiare l’integrità del catetere stesso.
Andrebbero, pertanto, utilizzati colle in cianoacrilato che sono state validate clinicamente per la specifica destinazione d’uso, ovvero per il fissaggio di dispositivi vascolari, quali cateteri venosi periferici, PICC e CVC.
Alla luce delle precedenti argomentazioni, non emergono dunque particolari controindicazioni all’utilizzo della colla cianoacrilica che, al contrario, offre dei vantaggi incontrovertibili e indiscutibili sia nel paziente adulto che pediatrico.
L’utilizzo di tale dispositivo facilita l’attività del personale sanitario e comporta una riduzione dei costi di gestione dei presidi vascolari.
PRODOTTI CORRELATI
Bibliografia
1) Rapport iData 2014. Estimations marché 2019.
2) Carr et al. From insertion to removal: A multicenter survival analysis of an admitted cohort with peripheral intravenous catheters inserted in the emergency department. Infection Control & Hospital Epidemiology (2018)
3) Anderson et al. Midline Catheters,The Middle Ground of Intravenous Therapy Administration. J Infus Nurs. 2004 Sep-Oct;27(5):313-21.
4) Maki et al.The Risk of Bloodstream Infection in Adults With Different Intravascular Devices: A Systematic Review of 200 Published Prospective Studies. Mayo Clin Proc. 2006;81(9):1159-1171.
5) Raccomandazioni GAVeCeLT 2021 per l’indicazione, l’impianto e la gestione dei dispositivi per accesso venoso.
6) AVATAR Organization
7) AVA (Association for Vascular Access)
8) Rickard, C. M., Edwards, M., Spooner, A. J., Mihala, G., Marsh, N., Best, J., … & Fraser, J. F. (2016). A 4-arm randomized controlled pilot trial of innovative solutions for jugular central venous access device securement in 221 cardiac surgical patients. Journal of Critical Care, 36, 35-42.
9) Prince, D., Solanki, Z., Varughese, R., Mastej, J., & Prince, D. (2018). Antibacterial effect and proposed mechanism of action of a topical surgical adhesive. American Journal of Infection Control, 46(1), 26-29.
10) Zhang, S., Guido, A. R., Jones, R. G., Curry, B. J., Burke, A. S., & Blaisdell, M. E. (2019). Experimental study on the hemostatic effect of cyanoacrylate intended for catheter securement. The Journal of Vascular Access, 20(1), 79-86.
11) Kleidon, T. M., Ullman, A. J., Gibson, V., Chaseling, B., Schoutrop, J., Mihala, G., & Rickard, C. M. (2017). A pilot randomized controlled trial of novel dressing and securement techniques in 101 pediatric patients. Journal of Vascular and Interventional Radiology, 28(11), 1548-1556.
12) Di Puccio, F., Giacomarro, D., Mattei, L., Pittiruti, M., & Scoppettuolo, G. (2018). Experimental study on the chemico-physical interaction between a two-component cyanoacrylate glue and the material of PICCs. The Journal of Vascular Access, 19(1), 58-62.
13) Simonova, G., Rickard, C. M., Dunster, K. R., Smyth, D. J., McMillan, D., & Fraser, J. F. (2012). Cyanoacrylate tissue adhesives–effective securement technique for intravascular catheters: in vitro testing of safety and feasibility. Anaesthesia and intensive care, 40(3), 460-466.
14) D’Andrea, V., Pezza, L., Barone, G., Prontera, G., Pittiruti, M., & Vento, G. (2022). Use of cyanoacrylate glue for the sutureless securement of epicutaneo-caval catheters in neonates. The Journal of Vascular Access, 23(5), 801-804.