Il XXIV CONVEGNO NAZIONALE AIIC 2024 si terrà quest’anno a Roma tra il 15 e il 18 maggio e affronterà come ogni anno tematiche riguardanti gli ambiti strategici di riorganizzazione del Servizio Sanitario Nazionale. I temi intorno ai quali si svilupperà il congresso sono la Cronicità, il Territorio e la Prossimità, aspetti necessari da considerare visto il cambiamento epidemiologico e demografico che sta avvenendo in Italia e data la scarsa integrazione tra assistenza ospedaliera e territoriale evidenziata anche dalla recente pandemia.
Quando si parla di cambiamento demografico in Italia ci si riferisce al fatto che al 1° gennaio 2024 la popolazione italiana, che conta 58.989.749 persone, è composta per il 24% di individui sopra i 65 anni. Sono 7.438.515 le persone hanno più di 75 anni, e un terzo delle quali presenta gravi disabilità.
In questa tipologia di pazienti l’obiettivo di cura non riguarda la guarigione ma è finalizzata al miglioramento del quadro clinico e dello stato funzionale, alla minimizzazione della sintomatologia, alla prevenzione della disabilità e al miglioramento della qualità di vita,il tutto cercando di evitare l’ospedalizzazione e di far rimanere il paziente al proprio domicilio il più possibile.
Risulta necessaria quindi la definizione di specifici percorsi assistenziali, i cosiddetti PDTA (percorsi diagnostico terapeutici assistenziali) in grado di prendere in carico il paziente che necessiterà di cure a lungo termine, per la gestione della disabilità e per garantire la continuità assistenziale e l’integrazione degli interventi sociosanitari.
Nella regione europea dell’OMS, malattie come lo scompenso cardiaco, l’insufficienza respiratoria, i disturbi del sonno, il diabete, l’obesità, la depressione, la demenza, l’ipertensione, colpiscono l’80% delle persone oltre i 65 anni e spesso si verificano contemporaneamente nello stesso individuo.
La presenza di una o più patologie croniche richiede la collaborazione e il confronto di diverse figure professionali ma spesso i singoli professionisti intervengono in modo disunito, trattando la malattia ma trascurando il paziente nella sua interezza, fornendo a volte soluzioni contrastanti e rendendo difficoltoso per il paziente partecipare e aderire al processo di cura.
L’integrazione tra assistenza ospedaliera e territoriale costituisce quindi oggi uno degli obiettivi prioritari di politica sanitaria, l’ospedale deve presentarsi come uno snodo di alta specializzazione del sistema di cure per la cronicità, che interagisca con la specialistica ambulatoriale e con l’assistenza primaria per far in modo che il paziente rimanga sempre all’interno del suo percorso di cure ed evitare più possibile la ri-ospedalizzazione.
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: Missione 6 Salute
Il 30 aprile 2021 è stato presentato alla Commissione Europea il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, PNRR, un vasto programma di riforme strutturato su 6 Missioni, approvato a luglio 2021 e modificato a dicembre 2023 con una Missione in più. La Missione 6 è quella dedicata alla Salute e si focalizza sugli obiettivi di rafforzare la rete territoriale e ammodernare le dotazioni tecnologiche del Servizio sanitario nazionale.
Una delle due componenti principali riguarda proprio le Reti di prossimità, le strutture territoriali e lo sviluppo della telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale: gli interventi di questa componente intendono rafforzare le prestazioni erogate sul territorio grazie al potenziamento e alla creazione di strutture e presidi territoriali (come le Case della Comunità e gli Ospedali di Comunità), il rafforzamento dell’assistenza domiciliare, lo sviluppo della telemedicina e una più efficace integrazione con tutti i servizi socio-sanitari. La pandemia ha reso evidenti alcuni aspetti critici di natura organizzativa e strutturale, come l’inadeguata integrazione tra servizi ospedalieri, servizi territoriali e servizi sociali e questo aspetto non può più essere ignorato viste appunto le tendenze demografiche, epidemiologiche e sociali in atto.
In tale concezione, le cure primarie costituiscono un sistema che integra i PDTA, gli attori dell’assistenza primaria e quelli della specialistica ambulatoriale, sia territoriale che ospedaliera e, in una prospettiva più ampia, anche le risorse della comunità. La costruzione di PDTA centrati sui pazienti è garanzia di effettiva presa in carico del paziente per mantenerlo il più possibile al proprio domicilio e impedire o comunque ridurre il rischio di ospedalizzazione, senza far ricadere sulla famiglia tutto il peso dell’assistenza.
Saranno quindi necessari numerosi interventi affinché il Sistema Sanitario Nazionale possa essere in grado di garantire la copertura ai bisogni della popolazione con modalità organizzative nuove e sarà opportuno analizzare gli attuali modelli di gestione dei pazienti con particolare attenzione alle persone con condizioni croniche per comprendere come questi possano e debbano essere adattati e migliorati sulla base degli investimenti che saranno realizzati. Sarà inoltre necessario comprendere il reale valore generato dai percorsi di diagnosi e cura attualmente adottati per le diverse popolazioni da parte delle Regioni e il costo associato ad ogni percorso.
Programma Nazionale di Health Technology Assessment 2023-2025
Il 5 settembre 2023 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministro della Salute che adotta il nuovo Programma Nazionale di Health Technology Assessment 2023-2025, che stabilisce la metodologia da seguire, i compiti e le responsabilità degli attori coinvolti nel processo di valutazione delle tecnologie sanitarie.
Le organizzazioni sanitarie sono responsabili per il miglioramento continuo dei loro servizi e devono garantire elevati standard di performance assistenziale, assicurando le condizioni ottimali nelle quali viene favorita l’eccellenza clinica. È quindi necessario implementare un approccio multidisciplinare e multidimensionale per la valutazione delle tecnologie sanitarie, volto ad analizzarne gli aspetti clinici, organizzativi, sociali, economici ed in generale l’impatto sui servizi sanitari.
Per tecnologia sanitaria in questo settore si intende non solo il farmaco o il dispositivo medico, ma anche un modello organizzativo o un percorso diagnostico terapeutico assistenziale.
Un sistema sanitario e sociale deve porre le basi di una reale sostenibilità economica, organizzativa e finanziaria in un momento di cambiamento come quello che stiamo vivendo. Promossi dalla Commissione Europea, stanno già nascendo dei progetti che si occuperanno di effettuare attività di ricerca sulla gestione della cronicità in una logica value based healthcare, ad esempio per pazienti affetti da Diabete e BPCO/Asma grave, in modo da promuovere l’innovazione tecnologica e perseguire gli obiettivi prefissati attraverso il PNRR tramite una pianificazione degli investimenti più efficace e sostenibile possibile.
In questo scenario di cambiamento della popolazione e del quadro epidemiologico e data la necessità di riorganizzare le strutture ospedaliere e territoriali, Cronicità, Territorio e Prossimità sono proprio i temi che racchiudono questa evoluzione e collegano in modo indissolubile tutti gli ambiti in cui l’innovazione tecnologica dovrà mettersi a disposizione e supporto del Servizio Sanitario Nazionale e di tutti i professionisti che operano per garantirne sempre la massima efficienza.
BIBLIOGRAFIA
Piano nazionale delle cronicità 2016 – Ministero della Salute www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2584_allegato.pdfwww.who.int
www.istat.it – Dati 2024
PNRR – www.governo.it/sites/governo.it/files/PNRR_3.pdf
www.agenas.gov.it