Kit all inclusive per la gestione degli accessi vascolari

Angelo Micucci

19 Ott, 2023

Un’accurata gestione dei cateteri venosi centrali (CVC) in ospedale e a domicilio è fondamentale per la tutela della salute dei pazienti e per la profilassi primaria delle complicanze catetere correlate.

L’utilizzo di un kit di medicazione “all in one” garantisce la standardizzazione della procedura, consentendo agli operatori di attenersi a quanto previsto dalle linee guida internazionali in termini di medicazioni.

I pack di gestione sono ampiamente personalizzabili in base alle esigenze dell’operatore.

Tipicamente al loro interno si trovano componenti il cui utilizzo consente la riduzione delle infezioni extra- ed intra-luminari.

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Leggi l’articolo correlato: “Bundles procedurali: ottimizzazione delle procedure di impianto e gestione degli accessi vascolari”

Strumenti per la prevenzione delle infezioni extra-luminari

Attualmente sono disponibili sul mercato diversi strumenti per la prevenzione delle infezioni extra-luminari:

  • “BiopatchTM

Medicazione antimicrobica assorbente in schiuma di poliuretano a lento rilascio di Clorexidina gluconato liofilizzata che riduce la migrazione batterica dalla cute verso il punto d’inserimento del dispositivo percutaneo e consente di effettuare un minor numero di medicazioni dello stesso.

  • Dispositivo di stabilizzazione

Come riportato nelle linee guida, occorre sempre evitare il fissaggio del catetere con punto di sutura. Il catetere va invece fissato con sistemi ‘sutureless’, ad adesività cutanea o ad ancoraggio sottocutaneo.

  • Medicazione trasparente

Medicazione tipicamente in poliuretano impermeabile all’acqua ed ai batteri, ad elevata gas permeabilità. Il film poliuretanico “idroreattivo” ha la capacità di variare la permeabilità in funzione dell’umidità. Molteplici evidenze cliniche comprendenti studi clinici e raccomandazioni pubblicate nelle linee guida evidenziano diversi vantaggi legati all’utilizzo di tale medicazione tra cui la riduzione del rischio di infezione.

Strumenti per la prevenzione delle infezioni intra-luminari

Anche le infezioni intra-luminari possono essere ridotte con l’utilizzo di opportuni strumenti:

  • NFC (needle free connector)

Il NFC è un connettore femmina senza ago (needle-free) a pressione neutra, bidirezionale e autosigillante a basso spazio morto per infusione e/o prelievo da utilizzare per vie venose/arteriose a lunga permanenza che garantisce il circuito chiuso al momento della disconnessione.

La chiusura ermetica si apre automaticamente quando si connette la siringa o un luer maschio. Tale dispositivo permette un ampio flusso diretto e assicura, quando la via è aperta, il non contatto tra le superfici esterne della chiusura ermetica del connettore ed il liquido.

Il NFC, rispetto ai connettori senza ago tradizionali, permette non solo di eliminare le lesioni da ago, proteggendo in tal modo gli operatori dal rischio di infezioni (aids, epatite, ecc.) ma, attraverso un’adeguata disinfezione, impedisce ai microrganismi di entrare nel sistema, riducendo al minimo la probabilità di contaminazione microbica per via interna.

I NFC devono presentare una superficie piatta per rendere facile la disinfezione.

  • Siringa preriempita

È una siringa da 10 ml preriempita di soluzione salina per il lavaggio dei cateteri endovenosi e dei deflussori endovenosi.

  • Port Protector

È una sorta di cappuccio di disinfezione che copre e protegge il raccordo Luer del connettore valvolato dalla potenziale contaminazione batterica. Esso agisce come una barriera fisica alla contaminazione nel tempo che intercorre tra gli accessi alle linee venose e agisce come disinfettante prima dell’accesso alla linea venosa facilitando inoltre la standardizzazione della disinfezione del connettore valvolato.

  • Salvietta CHG 2%

Salviettina pronta per la disinfezione dei dispositivi medici in materiale TNT imbevuto di clorexidina al 2% e IPA al 70%.

La funzione della salviettina è quella di permettere la disinfezione del connettore del catetere dopo la rimozione del connettore valvolato.

Altri componenti del Kit

  • Garze sterili

Compresse piegate in garza idrofila sterili per l’eventuale pulizia del sito di emergenza del catetere, del catetere stesso e dei componenti della linea infusionale.

  • Telo sterile

Telo a due strati laminati in unico pezzo il cui strato esterno è in TNT ad elevata capacità assorbente. Lo strato interno è invece costituito da micro-pellicola di PES co-estrusa a tre strati.  Tale composizione garantisce un’assoluta impermeabilità ai liquidi biologici e chimici.

Caso clinico: la corretta gestione degli accessi venosi come sistemi di prevenzione nella ASL di Salerno

Presso l’Unità Operativa di Ematologia ed Oncologia del Presidio Ospedaliero “A. Tortora” ASL Salerno, è stata condotta un’indagine in seguito all’insorgenza di numerose infezioni catetere-correlate.

Tutti i pazienti con segni e sintomi clinici di sospetta infezione catetere-correlata, venivano sottoposti ad emocolture e nel sospetto di infezione, trattandosi di pazienti immuno-compromessi, veniva somministrata una terapia antimicrobica (batterica e antifungina) empirica in attesa della conferma diagnostica della microbiologia per poi proseguire con una terapia mirata.

Nel primo semestre del 2016 su 59 emocolture effettuate, 41 erano risultate positive.

Ciò ha comportato un grave disagio per i pazienti (interruzione del trattamento chemioterapico, rimozione dell’accesso venoso e riposizionamento) e considerevoli aumenti nei costi sostenuti dall’azienda.

È nata quindi l’esigenza di pianificare interventi mirati per l’immediata correzione delle procedure di gestione degli accessi vascolari.

Tali interventi hanno previsto:

  1. La formazione di tutti gli infermieri dell’onco-ematologia, calendarizzata a scadenza semestrale e con aggiornamenti mirati.

2. L’utilizzo di pack procedurali pre-assemblati.

I farmacisti del presidio hanno condotto un’analisi dei costi sostenuti dall’azienda e i risultati hanno evidenziato che la spesa per l’acquisto di ogni singolo prodotto, superava di gran lunga quella da sostenere per l’acquisto dei prodotti assemblati in un kit.

Inoltre, i prodotti acquistati singolarmente risentivano inevitabilmente di due problematiche principali quali la mancata disponibilità di tutti i dispositivi dovuta ai repentini cambi di contratti con aziende fornitrici e l’utilizzo discrezionale del device basato solo sulla sua disponibilità di magazzino.

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Leggi l’articolo correlato: “Infezioni catetere correlate: impatto sui pazienti e sui costi aziendali”

Questo atteggiamento nel personale sanitario, cioè quello di utilizzare i dispositivi solo se disponibili, ha favorito negli anni l’atteggiamento di deresponsabilizzazione alla corretta esecuzione di una procedura, generando meccanismi perversi di malpractice.

I risultati delle manovre adottate registrati già dal secondo semestre del 2016 e confermati anche negli anni successivi sono stati un grande successo: di 6 emocolture effettuate solo una è risultata essere positiva!

Con questa indagine viene dunque confermata l’efficacia dell’utilizzo dei kit pre-assemblati che forniscono una disponibilità immediata di tutto il materiale necessario per l’impianto e la gestione, migliorano la compliance alla tecnica standard di inserimento e gestione, riducono le complicanze con conseguente risparmio di tempo e di risorse economiche.

Essi, inoltre, favoriscono la standardizzazione delle procedure secondo le recenti linee guida, con garanzia di sicurezza, tecnologia e riduzione delle manipolazioni.

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Angelo Micucci

Dottore in Infermieristica, Master in Area Critica (Anestesiologia, Rianimazione, Ventilazione Meccanica, Emergenza/Urgenza), Master Management e funzioni di coordinamento delle professioni sanitarie e Master in Accessi Vascolari (PICC, Midline, minimidline, ECG intracavitario) ed Intraosseo.Esperienza consolidata in Terapia intensiva Generale, Cardiochirurgica, Vascolare, Chirurgia Toracica, Traumatologica (Italia ed Inghilterra) e nell'impianto di accessi vascolari (PICC, Midline, Periferici e Arterie) con supporto ecografico.Docente nei corsi di formazione professionale e docente corsi OSS.Istruttore BLSD (adulto, pediatrico, lattante) presso l'Azienda Ospedaliera S.Maria e per enti privati.Supporto alla didattica per il Corso di Laurea in Infermieristica I, II e III anno, presso l'Università degli studi di Perugia, sede Terni.
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