Nel mondo della sanità è ben conosciuto che il carico assistenziale degli infermieri può essere significativo. Negli ospedali, il rapporto infermiere-paziente può arrivare a 20 o più pazienti per infermiere, quando il rapporto sicuro è di 6-8 pazienti per infermiere (1).
Nel caso particolare dei reparti di degenza, gli infermieri si organizzano per poter fornire ai pazienti le migliori cure possibili in base alle loro risorse. Per molti anni, i carrelli infermieristici e i carrelli di medicazione sono stati utilizzati per questo scopo, consentendo loro di spostarsi da una stanza all’altra portando tutto il materiale necessario. È anche molto comune vedere flaconi di soluzione salina su questi carrelli.
I- USO DEL FLACONE DI SOLUZIONE SALINA
Il flacone (o sacca) di soluzione salina consente il caricamento di siringhe che possono essere utilizzate per vari scopi: i più diffusi sono:
- le cure (pulizia di cicatrici, ferite, ulcere, ecc..)
- I’ aerosol
- Il lavaggio dei cateteri vescicali
- Il lavaggio di cateteri intravenosi
Questo flacone viene impiegato per varie procedure in diversi pazienti, ma la sua indicazione è la somministrazione endovenosa per singolo paziente. Infatti, che siano di vetro o di plastica (i più usati), sono sigillati da un tappo di gomma ideato per essere perforato dallo spike dei set di infusione (i cosiddetti “Deflussori”). Per questo motivo, quando viene utilizzato per la cura di cui sopra, il modo più diffuso per accedere ripetutamente al contenuto, è quello di lasciare un ago inserito nel tappo di gomma.
La grande di questa pratica è mantenere la sterilità del contenuto della sacca o del flacone in quanto l’ago, essendo aperto, favorisce un passaggio continuo. E anche se viene disinfettato prima di ogni accesso, non trattandosi di un sistema chiuso, la disinfezione risulta inefficace.
L’uso di una soluzione non sterile può essere fonte di importanti problemi a seconda della sua applicazione. Uno dei rischi più rilevanti può verificarsi con l’uso di cateteri vascolari, in quanto potrebbe causare un infezioni del catetere vascolare e nel peggiore dei casi una batteriemia.
II – LAVAGGIO DEI CATETERI ENDOVENOSI: RISCHI LEGATI ALLA MANIPOLAZIONE IMPROPRIA DEI FLACONI PER FLEBO
L’origine di un’infezione legata alla cateterizzazione (IRC) può derivare da diversi punti:
- Contaminazione per via ematogena
- Da una fonte di infezione distante.
- Contaminazione extraluminale
- I microrganismi migrano attraverso la cute colonizzata, penetrando attraverso la superficie esterna dei cateteri. Contaminazione del sito d’inserzione, in cateteri posizionati da meno di 10 giorni.
- Contaminazione intraluminale
- Da connessioni colonizzate o infusioni contaminate. È qui che entra in gioco l’importanza della corretta manipolazione e gestione dei flaconi/sacche per flebo prelevati dal carrello di medicazione o dalla sala medicazioni.
- Infatti, una sacca manipolata senza una adeguata e rigorosa asepsi comporta un elevato rischio di contaminazione intraluminale del dispositivo di accesso vascolare.
III- UNA SOLUZIONE SEMPLICE: Lo Spike
Uno strumento molto semplice e sicuro per il prelievo da flacone è lo spike.
È dotato di:
- un dispositivo needleless che si apre e si chiude senza l’ausilio di aghi
- un perforatore (o punzone).
Con questo dispositivo la sterilità del contenuto può essere mantenuta con un’adeguata disinfezione e manipolazione prima di ogni accesso. Gli Spike con dispositivo needleless permettono l’accesso al flacone o alla sacca senza la necessità di aprire un tappo, poiché il connettore di sicurezza ha una membrana che si apre e si chiude automaticamente quando la siringa viene collegata e scollegata.
Per qualsiasi tipo di terapia che necessita di una soluzione salina sterile, è molto importante utilizzare dispositivi che consentono un accesso sicuro e adeguato al contenitore. Questo è decisamente molto importante per prevenire eventuali infezioni e il rischio di batteriemia nel caso si faccia uso del catetere venoso. A tale scopo, si dovrebbe adottare un protocollo per gestire la il lavaggio del catetere ed il lock dello stesso, delle infusioni, della gestione delle linee di infusione e la cura del sito di inserzione del catetere.
PRODOTTI CORRELATI
Bibliografia
- La legge sul rapporto infermiere/paziente ottiene il sostegno di 660.564 cittadini – Medical Editor – 3 ottobre 2019 – https://www.redaccionmedica.com/secciones/enfermeria/la-ley-de-ratios-enfermera-paciente-consigue-el-apoyo-de-660-564-ciudadanos-3517
- Come risparmiare sulle flebo – Mother’s Word Blog – marzo 2014 – https://palabrademadre.com/como-ahorrar-dinero-en-suero/
- Carrelli di medicazione – Blog infermiere saturo – marzo 2013 – http://www.enfermerasaturada.es/2013/03/los-carros-de-medicacion.html
- Infezioni del flusso sanguigno – Presentazione Asista, Cristian Yáñez – 2017 – http://www.otecasista.cl/wp-content/uploads/2017/09/3.-Infeccion-del-Torrente-Sanguineo.pdf
- Progetto Batteriemia Zero – Ministero della Salute – 2015 – https://www.seguridaddelpaciente.es/es/practicas-seguras/seguridad-pacientes-criticos/proyecto-bacteriemia-zero/